Brochure sul Sistema europeo comune di asilo (CEAS)
Enormi prigioni per 120.000 per-sone in Italia, Spagna e Grecia, decisioni sull’asilo dopo 12 settimane e la Turchia come paese terzo sicuro?
Il 10 aprile 2024, il Parlamento e il Consiglio dell’UE hanno adottato la riforma del «Sistema europeo comune di asilo (CEAS)».
La maggior parte dei regolamenti di questa riforma riguarda le frontiere esterne dell’UE ed entrerà in vigore dal 2026. Tra questi, procedure accelerate in situazioni di detenzione e deportazioni in «Paesi terzi sicuri». La riforma è già stata appoggiata dai politici europei come un «successo storico per l’Unione Europea, per una nuova politica migratoria basata sulla solidarietà e per la tutela dei diritti umani»1.
È chiaro che questa nuova politica migratoria (non tanto nuova), non si basa sulla solidarietà, ma è profondamente razzista e disumana. Non si tratta di proteggere le persone, ma di proteggere il capitale e le relazioni di potere globali.
La riforma del CEAS significa in pratica la cancellazione del diritto d’asilo e rappresenta un ulteriore passo avanti nel costante armamento delle frontiere esterne dell’UE.
Questa riforma riguarda un totale di 10 leggi e contiene un lungo elenco di articoli. L’attuazione richiederà probabilmente anni e molti aspetti sono ancora poco chiari.
Non potendo approfondire tutto, abbiamo descritto qui i tre aspetti che ci preoccupano di più.
Siamo un gruppo di persone che sta cercando di riflettere i cambiamenti e di capire cosa significherebbero in termini concreti.
- la procedura di frontiera
- i «Paesi terzi sicuri»
- il regolamento sulla crisi
- Dichiarazione del Ministro degli Interni SPD Nancy Faeser ↩︎